DALLA LUCE AL BUIO ATTRAVERSO IL VIOLA.
Terza parte
Chris cercò di sviare
l’attenzione dal suo stato d’eccitamento e chiese alla donna se fosse stata
vittima di qualche lutto recentemente poiché indossava un abito nero da
cerimonia funebre. Per tastare il polso della situazione aggiunse se si
trattasse di una perdita cara, di famiglia. << Chris, lo leggo nei tuoi
occhi che sei curioso di sapere se ho perso mio marito, tranquillizzati, sono
libera da tutto e da tutti. La perdita che ho subito riguarda solo me, nessuna
famiglia, né vincoli matrimoniali>>. La mano di Violet si spostò sul
volto del guardiano andando a stimolare quei punti deboli e sensibili che fanno
cadere qualsiasi uomo nel totale controllo delle pulsioni femminili. Chris
ipotizzò che la persona che veniva a trovare tra i loculi fosse un amante o un
compagno d’avventure e che in fondo poteva provarci liberamente con una donna
che lo stava invitando alla seduzione. Le sfiorò velocemente i capelli, non
aveva né tempo né pazienza per prolungare un corteggiamento che era stato
superato nel momento in cui Violet aveva toccato il corpo del febbricitante
giardiniere. Il vento aumentava sempre di più e nessuno dei due sembrava
curarsene. Avevano il calore dei loro corpi a riscaldarli. Violet sembrava
volesse succhiare dal collo di Chris tutta la vita con quei violenti baci,
sembrava fosse in astinenza da molto più tempo del guardiano solitario. In un
momento di lampante lucidità Chris propose di andare in casa poiché il cimitero
era ancora aperto e potevano essere visti dai passanti e provocare uno
scandalo, magari avrebbe perso il posto di lavoro, il suo intero mondo nutrito
da piccoli inspiegabili ma importanti gesti quotidiani. Violet aveva abbandonato
le scarpe, il suo abito nero non aveva più la stessa aderenza di pochi minuti
prima e il corpo che era sotto quei vestiti premeva per uscire allo scoperto.
<< Avanti Chris, perché vuoi nasconderti? In fondo l’intero cimitero è
casa per te, amami qui, adesso>>. Le parole uscirono quasi come gemiti
dalla bocca della bionda di cera, e investirono gli ormoni di Chris in meno di
un secondo. Nel preciso istante in cui Chris capì che voleva ogni singola cosa
cui si stava apprestando a fare, il vento aumentò la sua potenza, facendo
volare via i guanti e le scarpe della donna, la quale ne approfittò per
liberarsi anche del vestito ed essere pronta per essere amata. Chris le prese
le gambe che erano ancora più bianche del resto del corpo e le avvicinò a sé
per consumare su quella fredda panchina un amore che era troppo tempo che
restava dentro di lui. Il piacere non era solo sui loro volti soddisfatti, era
percepibile nell’aria e nei loro respiri. Chris chiuse gli occhi facendosi
trasportare dagli animaleschi movimenti di Violet e li riaprì dopo poco,
trovandosi di fronte uno scenario che non era per lui una novità assoluta. Le
colline erano viola e il vento quasi insostenibile. Spaventato da ciò che lo
circondava, si allontanò da Violet rapidamente abbottonandosi la camicia.
<< Cosa diavolo significa? E tu chi sei?>> Chris sbatteva i denti
mentre pronunciava queste parole; voleva convincerci che fosse solo un incubo e
che niente fosse reale. <<Non aver paura Chris, tutto ciò è accaduto
realmente, stiamo vivendo un’intensa passione e l’imbrunire improvviso è
solamente un segnale per me, un avviso che il mio tempo qui sta per
finire>>. Chris alle parole della donna sembrò tranquillizzarsi, ma la
sua curiosità aumentava e chiese senza titubanze <<E’ tutto un sogno
vero? Tu non puoi esistere, sei maledettamente bella>>. Violet si
avvicinò lentamente a Chris strusciandosi sulla panchina. <<Ti prego non
fare domande, a ogni risposta vorresti saperne sempre di più>>. Il
guardiano aveva abbandonato ogni paura e si sentiva pronto a impugnare l’intera
situazione colpendo Violet su un punto che aveva capito essere di vitale
importanza per lei. <<Violet, voglio tutta la verità, in caso contrario
anche rivedendoti, non subirò la tua influenza e le mie pulsioni saranno messe
a tacere>>. Gli pesò pronunciare quello che poteva essere un perfetto
addio, ma la voglia di sapere la verità sui misteri di quella donna arrivava
prima di qualsiasi ormone galoppante. Violet divenne silenziosa e sul suo volto
scesero delle lacrime che erano un segnale che stava per cedere e rivelare
tutta la sua storia. << Sai, sono sempre stata una donna passionale, e ho
amato tutti gli uomini con cui sono stata, perché per me non era solo sesso, ma
era la realizzazione della mia essenza. Mi sentivo viva abbandonando me stessa
nelle braccia di molti uomini>>. Violet iniziò a rivestirsi, pronta ad
andar via appena rivelato ogni segreto. <<Parlo al passato perché tutti
questi miei aspetti sono stati cosi fino a poche settimane fa. Ero nel mio letto
con il mio compagno, voleva sposarmi. Quella sera era stata speciale, avevamo
raggiunto l’apice della nostra passione nello stesso istante, una perfetta
rappresentazione di simbiosi. Subito dopo mi rilassavo leggendo, avevo appena
iniziato “Insomnia di King”, quando a un tratto fui colpita da un malore>>.
Chris ascoltando il progredire della storia stava facendo convergere ogni pezzo
del mistero al punto giusto e iniziava a farsi una sua idea sull’identità di
Violet. <<Un infarto mi strappo alla vita e mi condusse direttamente in
questo cimitero. Ero ancora giovane e vogliosa. E poi vidi te. Solitario come
la notte e silenzioso come una tomba. Ti elessi come mia preda per farci
compagnia a vicenda. Misi quel libro su questa panchina perché tu lo trovassi, speravo
che lo leggessi poiché in fondo m’interessa sapere come finisce la storia. Soprattutto
mi serviva per farti addormentare, leggendo ti saresti abbandonato facilmente al
sonno, e avresti potuto incontrare me, qui nei tuoi sogni. Ora, svegliati. Se
vuoi che sia ancora tua, basta leggere e venirmi a cercare>>. Violet
diede un bacio sulla guancia e si allontanò lasciando dietro di sé una luce
viola accecante. Chris si riparò gli occhi con il braccio per non essere
accecato. Subito dopo si ritrovò nel suo letto, con Life la gatta che ancora
miagolava contro le pareti. Non titubò un secondo, riprese a leggere il romanzo
e aspettò che il sonno lo conducesse nuovamente da Violet.
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