domenica 25 agosto 2013

Dalla luce al buio attraverso il viola. PARTE III

DALLA LUCE AL BUIO ATTRAVERSO IL VIOLA.
Terza parte


Chris cercò di sviare l’attenzione dal suo stato d’eccitamento e chiese alla donna se fosse stata vittima di qualche lutto recentemente poiché indossava un abito nero da cerimonia funebre. Per tastare il polso della situazione aggiunse se si trattasse di una perdita cara, di famiglia. << Chris, lo leggo nei tuoi occhi che sei curioso di sapere se ho perso mio marito, tranquillizzati, sono libera da tutto e da tutti. La perdita che ho subito riguarda solo me, nessuna famiglia, né vincoli matrimoniali>>. La mano di Violet si spostò sul volto del guardiano andando a stimolare quei punti deboli e sensibili che fanno cadere qualsiasi uomo nel totale controllo delle pulsioni femminili. Chris ipotizzò che la persona che veniva a trovare tra i loculi fosse un amante o un compagno d’avventure e che in fondo poteva provarci liberamente con una donna che lo stava invitando alla seduzione. Le sfiorò velocemente i capelli, non aveva né tempo né pazienza per prolungare un corteggiamento che era stato superato nel momento in cui Violet aveva toccato il corpo del febbricitante giardiniere. Il vento aumentava sempre di più e nessuno dei due sembrava curarsene. Avevano il calore dei loro corpi a riscaldarli. Violet sembrava volesse succhiare dal collo di Chris tutta la vita con quei violenti baci, sembrava fosse in astinenza da molto più tempo del guardiano solitario. In un momento di lampante lucidità Chris propose di andare in casa poiché il cimitero era ancora aperto e potevano essere visti dai passanti e provocare uno scandalo, magari avrebbe perso il posto di lavoro, il suo intero mondo nutrito da piccoli inspiegabili ma importanti gesti quotidiani. Violet aveva abbandonato le scarpe, il suo abito nero non aveva più la stessa aderenza di pochi minuti prima e il corpo che era sotto quei vestiti premeva per uscire allo scoperto. << Avanti Chris, perché vuoi nasconderti? In fondo l’intero cimitero è casa per te, amami qui, adesso>>. Le parole uscirono quasi come gemiti dalla bocca della bionda di cera, e investirono gli ormoni di Chris in meno di un secondo. Nel preciso istante in cui Chris capì che voleva ogni singola cosa cui si stava apprestando a fare, il vento aumentò la sua potenza, facendo volare via i guanti e le scarpe della donna, la quale ne approfittò per liberarsi anche del vestito ed essere pronta per essere amata. Chris le prese le gambe che erano ancora più bianche del resto del corpo e le avvicinò a sé per consumare su quella fredda panchina un amore che era troppo tempo che restava dentro di lui. Il piacere non era solo sui loro volti soddisfatti, era percepibile nell’aria e nei loro respiri. Chris chiuse gli occhi facendosi trasportare dagli animaleschi movimenti di Violet e li riaprì dopo poco, trovandosi di fronte uno scenario che non era per lui una novità assoluta. Le colline erano viola e il vento quasi insostenibile. Spaventato da ciò che lo circondava, si allontanò da Violet rapidamente abbottonandosi la camicia. << Cosa diavolo significa? E tu chi sei?>> Chris sbatteva i denti mentre pronunciava queste parole; voleva convincerci che fosse solo un incubo e che niente fosse reale. <<Non aver paura Chris, tutto ciò è accaduto realmente, stiamo vivendo un’intensa passione e l’imbrunire improvviso è solamente un segnale per me, un avviso che il mio tempo qui sta per finire>>. Chris alle parole della donna sembrò tranquillizzarsi, ma la sua curiosità aumentava e chiese senza titubanze <<E’ tutto un sogno vero? Tu non puoi esistere, sei maledettamente bella>>. Violet si avvicinò lentamente a Chris strusciandosi sulla panchina. <<Ti prego non fare domande, a ogni risposta vorresti saperne sempre di più>>. Il guardiano aveva abbandonato ogni paura e si sentiva pronto a impugnare l’intera situazione colpendo Violet su un punto che aveva capito essere di vitale importanza per lei. <<Violet, voglio tutta la verità, in caso contrario anche rivedendoti, non subirò la tua influenza e le mie pulsioni saranno messe a tacere>>. Gli pesò pronunciare quello che poteva essere un perfetto addio, ma la voglia di sapere la verità sui misteri di quella donna arrivava prima di qualsiasi ormone galoppante. Violet divenne silenziosa e sul suo volto scesero delle lacrime che erano un segnale che stava per cedere e rivelare tutta la sua storia. << Sai, sono sempre stata una donna passionale, e ho amato tutti gli uomini con cui sono stata, perché per me non era solo sesso, ma era la realizzazione della mia essenza. Mi sentivo viva abbandonando me stessa nelle braccia di molti uomini>>. Violet iniziò a rivestirsi, pronta ad andar via appena rivelato ogni segreto. <<Parlo al passato perché tutti questi miei aspetti sono stati cosi fino a poche settimane fa. Ero nel mio letto con il mio compagno, voleva sposarmi. Quella sera era stata speciale, avevamo raggiunto l’apice della nostra passione nello stesso istante, una perfetta rappresentazione di simbiosi. Subito dopo mi rilassavo leggendo, avevo appena iniziato “Insomnia di King”, quando a un tratto fui colpita da un malore>>. Chris ascoltando il progredire della storia stava facendo convergere ogni pezzo del mistero al punto giusto e iniziava a farsi una sua idea sull’identità di Violet. <<Un infarto mi strappo alla vita e mi condusse direttamente in questo cimitero. Ero ancora giovane e vogliosa. E poi vidi te. Solitario come la notte e silenzioso come una tomba. Ti elessi come mia preda per farci compagnia a vicenda. Misi quel libro su questa panchina perché tu lo trovassi, speravo che lo leggessi poiché in fondo m’interessa sapere come finisce la storia. Soprattutto mi serviva per farti addormentare, leggendo ti saresti abbandonato facilmente al sonno, e avresti potuto incontrare me, qui nei tuoi sogni. Ora, svegliati. Se vuoi che sia ancora tua, basta leggere e venirmi a cercare>>. Violet diede un bacio sulla guancia e si allontanò lasciando dietro di sé una luce viola accecante. Chris si riparò gli occhi con il braccio per non essere accecato. Subito dopo si ritrovò nel suo letto, con Life la gatta che ancora miagolava contro le pareti. Non titubò un secondo, riprese a leggere il romanzo e aspettò che il sonno lo conducesse nuovamente da Violet.

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