sabato 16 novembre 2013

Il passo della morte sulla neve.





Aveva fissato la finestra a lungo.
Aspettava la neve! Bianca e candida.
Quando inizia a cadere copiosa ha strani modi di presentarsi in compagnia della morte. Bianca come la neve. Fredda come l'inverno e senza possibilità di rimandare l'incontro.
Aveva fissato la finestra a lungo.
Ha aspettato la neve! Come una luce che illumina l'intera stanza, il primo fiocco che s'intravede pone un sorriso sul suo volto.
E' pronto a partire.
Aveva fissato la finestra a lungo. Aveva aspettato la neve.
Sopraggiunto l'inverno può salutare tutto il mondo con un freddo che non sarà più terribile di un addio. Abbiamo bisogno di una luce per dirgli addio, e invece basta un sorriso che sovrasta il suo volto incredibilmente sereno. Un calore sovrumano pervade la stanza. E' andato via, senza neanche una ruga, ma ha definito la sua strada. Il suo futuro vivrà attraverso i suoi figlio. E può andare via.
Aveva fissato la finestra a lungo. Adesso è aperta, spalancata.
Può volare via liberamente. Una stasi d'aria. La neve smette di cadere per pochissimi secondi, e poi come un fiume in piena riprende la sua discesa verso la terra.

Ha aspettato che la neve rendesse visibili i passi leggeri della sua anima mentre si allontana dalla sua casa.

Luigi Formola

lunedì 4 novembre 2013

20Lines #07 : Prima di conoscerti.



Ero determinato. Io al centro della mia vita. Nessun'altro avrebbe avuto più importanza di me, della mia voglia di arrivare e della realizzazione personale.
Ero determinato. Tutto ha vacillato. Uno sguardo, una conversazione, risate che sono prodotte dai nostri ormoni che scalpitano per vincere sulla frivolezza di parole che ruotano intorno al corteggiamento.
L'orgoglio. La mia punta di diamante e la sterile convinzione umana di una pagina bianca da riempire da solo. Invece sul foglio della mia vita intravedo due linee che s’intersecano, che si sovrappongono, che non si fermano ai bordi scrivibili e vanno oltre. Sconfiggendo le ombre della paura di fare un percorso insieme.

Prima di conoscerti ero legato da un cordone ombelicale a senso unico con le mie idee. Ora c'è un flusso continuo di ogni atomo che sfreccia dai miei occhi ai tuoi. Un silenzio che costruisce monologhi. Adoro questa correlazione. Parte di una sola sostanza che può affondare e risalire con la semplicità che solo la forza di due individui possono mettere insieme. Insieme, una parola fobica. Era tale. Ora è la parola del domani, del futuro. Insieme. Tu ed io. Senza riserve di tempo e spazio. Ero determinato, sono determinato. Ad averti quanto più al lungo possibile nella mia vita.


LUIGI FORMOLA