lunedì 16 settembre 2013

20 Lines : #04. Angeli Custodi

"Le nostre vita saranno cancellate e dimenticate come queste orme nella sabbia?". Giacomo era nuovamente sovrappensiero e confuso. Francesco odiava dover vedere il suo giovane protetto perdersi tra domande sempre più difficile da rispondere poiché ogni dubbio non risolto faceva montare la rabbia e le solite botte. "Non è cosi semplice Giacomo" disse Francesco mentre l'agitarsi del mare gli bagnava i piedi con un ritmo sempre più veloce. "Vedi, il mare è come una memoria. Tu pensi che stia cancellando i tuoi passi, ma sta soltanto immagazzinando dentro di se tutto ciò che hai vissuto finora diventando parte del mare, del mondo. Nulla va dimenticato". Cercava lo sguardo di Giacomo per fargli arrivare dritto al cuore la sua piccola idea di memoria storica. "Un giorno lontano quando io, tu, tutti quelli che conosciamo non ci saranno più, avranno idea di questi tuoi piccoli passi, perché anche loro vivranno una vita come la tua. Piena di difficoltà e costellata di giorni in cui non riesci a vedere un futuro. Verranno su questa spiaggia, e proprio come stiamo facendo in questo preciso istante io e te, cammineranno. E camminando andranno a ricalcare i nostri passi, e allora sapranno che tu, giovane Giacomo sei stato qui e avranno consapevolezza della tua storia". Giacomo era rapito da quelle parole cosi radicate in un qualcosa di non tangibile; incrociò le braccia al suo petto per ripararsi dal vento che adesso faceva sentire con prepotenza la sua presenza e pronunciò le parole che fecero ridestare Francesco. "Quindi, un giorno lontano, quando tutto il mondo sarà diverso e stenteremo a riconoscerlo, anch'io sarò un angelo. Proprio come sei tu per me Francesco. Sarò un angelo buono che aiuterà altre persone attraverso i miei passi impressi sulla sabbia". Non ricorda se era solo per il vento o per le parole che gli avevano punto gli occhi con degli spilloni solleticando le sue emozioni, ma Francesco aveva il viso rigato di lacrime. Aveva avuto l'ennesima conferma di quanto far tornare Giacomo alla vita vera, fuori da quella comunità fosse per lui una missione vitale. "Francesco, voglio vivere. Voglio vivere tanto, e tornare ogni giorno qui su questa spiaggia, perché devo far sì che il mare sappia tutte le mie novità. Voglio vivere e fare in modo che anche chi un giorno tornerà su questa spiaggia avrà la forza di reagire, proprio come hai fatto tu con me". Il vento era diventato insostenibile; Francesco abbraccio Giacomo dandogli un bacio sulla testa e rientrarono. Il mare per oggi aveva appreso fin troppo dalle loro vite. 


Luigi Formola

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