lunedì 24 novembre 2014

La fenice.



<< Fammi risorgere come una fenice>>, è già nuda. L’accappatoio è ai suoi piedi e l’acqua che filtra dai suoi lunghi capelli biondi le riga i fianchi e le flaccide gambe. Quarant’anni. Lei ha detto di averne quaranta. Oltre al suo viso tirato nei punti giusti, ci sono tanti piccoli particolari che la tradiscono. Le labbra ad esempio, quelle non sono tirate, anzi. Sono visibilmente pendenti. Per farti risorgere ci vuole Alice Cooper che ti benedice con l’acqua santa mentre Rob Zombie fa il segno della croce partendo dallo spirito santo. Ecco cosa avrebbe voluto risponderle Lorenzo e invece << Grazie, ma non sono affine agli uccelli mitologici>>. La donna sembra non capire il sottile gioco del giovane scrittore e si avvicina al letto simulando il passo felpato di un leone che vuole addentare la sua preda. <<Roar>>, mima il gesto di un artiglio con la mano. Si avvicina a gattoni. Sempre più vicino, dimostrando alcune eccessive rotondità che prima non erano visibili. I seni sembrano due pendoli che scandiscono i secondi che mancano all’inesorabile presa di Lorenzo. <<Signora..>>, <<Chiamami Phoenix, cucciolo>> interrompe l’imperterrita cacciatrice. << Ok Phoenix, ti ringrazio del banchetto cui mi stai invitando…>>, la donna distesa sul letto con gambe spalancate simula i suoni dell’amore come una vera incantatrice di serpenti. Lorenzo non è il serpente che lei credeva.
<< …Davvero Phoenix, ti ringrazio immensamente, ma ho una famiglia, e sono fedele e poi sono contro la caccia agli animali in via d’estinzione>>. Nulla, la donna proprio non intuisce la vena ironica dello scrittore.  << Fantastico, hai famiglia! Che cosa aspetti allora? Piccolo tricheco dalle fantasie d’altro mondo, chiama subito la mogliettina e facciamo partecipare anche lei>>. Il vomito, Lorenzo sente che è pronto a vomitarle la cena offerta dall’organizzatore della fiera. Forse è davvero precipitato nel film L’esorcista e non ne è cosciente. Avrebbe vomitato volentieri, ma la donna preferiva sicuramente un’altra tipologia di liquido, seminale magari. Lorenzo è sfinito. << Senti Phoenix, se mi concedo a te, dopo vai via vero?>>. Ormai nessun gioco di parole vale quanto la verità spiattellata in faccia. Lorenzo non ha considerato un aspetto della fenice. << Ovvio che no! Tu mi farai risorgere, e poi morirò di nuovo, e allora dovrai riportarmi nuovamente in vita>>. 


LUIGI FORMOLA

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