sabato 16 novembre 2013

Il passo della morte sulla neve.





Aveva fissato la finestra a lungo.
Aspettava la neve! Bianca e candida.
Quando inizia a cadere copiosa ha strani modi di presentarsi in compagnia della morte. Bianca come la neve. Fredda come l'inverno e senza possibilità di rimandare l'incontro.
Aveva fissato la finestra a lungo.
Ha aspettato la neve! Come una luce che illumina l'intera stanza, il primo fiocco che s'intravede pone un sorriso sul suo volto.
E' pronto a partire.
Aveva fissato la finestra a lungo. Aveva aspettato la neve.
Sopraggiunto l'inverno può salutare tutto il mondo con un freddo che non sarà più terribile di un addio. Abbiamo bisogno di una luce per dirgli addio, e invece basta un sorriso che sovrasta il suo volto incredibilmente sereno. Un calore sovrumano pervade la stanza. E' andato via, senza neanche una ruga, ma ha definito la sua strada. Il suo futuro vivrà attraverso i suoi figlio. E può andare via.
Aveva fissato la finestra a lungo. Adesso è aperta, spalancata.
Può volare via liberamente. Una stasi d'aria. La neve smette di cadere per pochissimi secondi, e poi come un fiume in piena riprende la sua discesa verso la terra.

Ha aspettato che la neve rendesse visibili i passi leggeri della sua anima mentre si allontana dalla sua casa.

Luigi Formola

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