Un Gin Tonic, senza acqua tonica e doppio Gin.
Frank lo ordina senza alzare lo sguardo, fisso sul
suo cellulare. Continuano ad arrivare foto provocanti di seducenti donne
pseudo-Jessica Rabbit.
Sally, la cameriera, masticando sguaiatamente una
Big Babol formato famiglia non scrive nulla sul foglietto dell’ordine.
Sai che
novità, è ciò che si legge attraverso lo sguardo di una bambola che sogna
ancora Simon LeBon.
Deve conoscere quel topo di fogna vestito come un
uomo manifesto di Men’s Health, bicipite in vista con relativo tatuaggio di
fiamme e teschi.
Forse i due sono stati anche a letto insieme.
Tic Tic Tic.
Frank fuma grandi boccate di aria filtrata
elettronicamente, picchietta con frenesia sul tavolo creando un tempo degno dei
migliori Megadeth.
Prevedibile come pochi altri, squilla il cellulare.
Wake up dead si propaga in tutta la
sala.
Due signore, che esibiscono con grande orgoglio le
loro copie di un romanzo Harmony mentre
sorseggiano un caffè corretto all’anice, si voltano con sguardo di chi è stato
interrotto proprio nell’istante in cui Ridge di Beautiful è pronto a rivelare
il terzo segreto di Fatima.
Tanto Brooke resta sempre una zoccola. Per questo
piace.
E da come parla al cellulare anche a Frank, piacciono
le tipe come Brooke.
Torna Sally la cameriera, mastica con nervosismo.
Sembra voler fagocitare i suoi stessi denti.
Fa un cenno con la testa verso la porta d’ingresso
contornata grossolanamente con uno strato di silicone. Una perfetta
incarnazione di donna Saratoga aspetta sull’uscio. Vestita. Di nero. Total
Black.
Triplo Gin, s’intravede dal bicchiere trasparente
con il marchio Martini impresso sopra. Sally ha due dita di riguardo per Frank.
I due hanno avuto una relazione da 9 settimane e ½.
Nessuna sveltina, mille implicazioni emozionali.
E per lei forse non è ancora finita.
Le due signore ridono con gusto. La sai l’ultima?
Hanno lo sguardo malizioso di chi conosce tutti i
dettagli della storia ed è certo che uno spoiler piccante rovinerebbe il finale
cui stanno per assistere.
Deridono proprio Sally, conoscono l’intera telenovela
di un piccolo bar immerso fino ai capelli nei luoghi comuni.
Tic Tic Tic.
La donna vestita di nero si avvicina al tavolo di Frank,
gli carezza il bicipite e le fiamme sembrano prendere vita. It’s
getting hot in here.
Frank le offre da bere.
No Martini, no party.
Le due signore lasciano frettolosamente il bar
dimenticando sul tavolo le loro copie di un romanzo per frigidelle.
Tira aria di guerra.
Kaboom!
Quasi una cannonata. La notizia che la donna
vestita di nero sussurra nell’orecchio di Frank è letale.
Nessun segreto di Fatima, la cruda e dura verità.
Frank suda, non sa se è l’effetto del Triplo Gin o
se è l’orlo del baratro che gli procura le vertigini.
Nessuno vive due volte.
Sally torna con un caffè amaro ristretto. Servirà a
smaltire il nulla verso cui Frank è diretto.
Gli carezza la testa. E’ lì che risiedono tutti i
loro ricordi. Johnny Mnemonic avrebbe tanto da lavorare con loro due.
Frank discute animatamente con la donna in nero. E’
tutto un giallo dal sapore drama.
Frank si discolpa indicando lui.
Tic Tic Tic.
Una scia di fumo annuncia che era sempre stato li,
in rigoroso silenzio a osservare gesti quotidiani e a picchiettare su una
tastiera con alcuni tasti mancanti. Causa gatto sabotatore di uno scrittore.
Emerge da un angolo buio e poco illuminato. Fuma
boccate di vita da un sigaro che è il filo conduttore di un’esistenza.
Non dice una singola parola.
Lascia parlare i suoi occhi color ghiaccio venati
d’ironia.
Si avvicina a un cimelio storico come uno Juke-box,
mette su una canzone dei Dave Matthews Band. Una qualsiasi, sono sempre perfetti
per un finale ad effetto.
Un pugno e il brano parte. Altro che Fonzie! La
potenza di una mano che ne ha viste e scritte di storie.
L’uomo saluta Frank e Sally, due cuori solitari da
bar, pronti a tornare a battere al ritmo sincopato delle loro vite simbiotiche.
Apre la porta indicando la precedenza alla donna
vestita di nero. E la sfida, come suo
solito.
E se ti
dicessi che fuori da questo Bar tutto potrebbe cambiare per sempre?
La donna in nero lo osserva, poi sorride.
Gli toglie delicatamente il sigaro dalle labbra, lo
spegne con la punta del suo tacco dodici Armani e gli stringe la mano.
Insieme vedranno se c’è ancora un mondo da
raccontare. O mondi.
Di cuori solitari si è già detto abbastanza.
LUIGI FORMOLA
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